Vorrei fare una considerazione sullo stop dei campionati di calcio, deciso dalla FIGC dopo i fatti tristi di ieri della partita di calcio tra Catania e Palermo.
Sono un appassionato di calcio, quello vero, non quello fatto di truffe, botte, insulti, ecc.
Devo dire che questo ennesimo fatto di violenza negli stadi mi rattrista e dimostra che nulla è cambiato, nulla è stato fatto, c'è ancora della gente che sfrutta le partite di calcio solo per fare della pura guerriglia contro le forze dell'ordine o contro gli avversari di turno.
Il tifo vero è bello. Il tifoso appassionato è una qualità da tramandare, ma bisogna capire i limiti e non andare oltre. Ora che il presidente della FIGC ha deciso di sospendere tutto, la società sportiva e le istituzioni devono fare qualcosa. Non solo e sempre chiacchiere, dibattiti, incontri, giusto per qualche settimana e poi basta sino al prossimo avvenimento. Fate qualcosa di vero! Fate un progetto serio contro la violenza negli stadi per migliorare il nostro calcio.
Mi ricordo che nel 2000 avevo partecipato al progetto sperimentale proprio contro la violenza negli stadi e organizzato dal Comune di Roma. Il progetto era denominato "La Curva".
Il Comune di Roma è sempre molto innovativo in merito a nuove idee e progetti per la comunità.
Avevamo realizzato un sito, tenuto degli incontri con esperti della violenza nel calcio, organizzato incontri e dibattiti in alcune scuole, manifestazioni con personaggi sportivi.
Questa potrebbe essere proprio un percorso interessante da seguire. E ce ne sono anche altri.
Ma non ci vorrebbe solo un Comune, ma dovrebbe essere un progetto antiviolenza promosso dallo Stato Italiano e dalla FIGC, in collaborazione con tutti i Comuni d'Italia, le Squadre di Calcio e tutti i tesserati.
Avrei molte idee in merito, ma purtroppo non ho potere e non conosco persone influenti. Si potrebbe cambiare, migliorare questo ambiente sportivo del calcio, continuamente inquinato dalla violenza e dal denaro.
Siamo i campioni del mondo in carica.
Non possiamo dare questa immagine negativa anche all'estero.
E poi non lamentiamoci perchè ci dicono "i soliti italiani".
Tutti insieme, possiamo cambiare, basta volerlo.
Ma ora servono i fatti, i progetti e le azioni.
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