Lasciando perdere tutte le polemiche sul doping dei ciclisti, essendo un appassionato cicloamatore, ogni volta che parte un Giro d'Italia, mi porta una piccola emozione e ricordi dei miei tempi da ragazzino, quando seguivo le vicende Moser, Saronni, Visentini, ecc.
Il mio primo riferimento era un certo Bruno Leali, semplice gregario della Inoxpran-Carrera, che però riuscì nel 1987 a diventare campione d'Italia di ciclismo su strada, con grande soddisfazione in tutta Gavardo e Brescia.
Ricordo con gioia la prima volta che andai a casa sua e mi sistemò il cambio della mia bici da corsa, un ciclista professionista che aiutava un ragazzino, roba d'altri tempi!
Tornano al Giro d'Italia, mi è venuto in mente quale potrebbe essere la bici da corsa dei sogni, e guardando qualche sito ufficiale delle case costruttrici, oltre che scoprire che hanno i siti non o poco ottimizzati per i motori di ricerca (ma va?!), ho visto modelli di biciclette da corsa molto interessanti, e che mi piacerebbe proprio provare! Tra cui pure la bici Ferrari di Colnago.
Dopo tutto questo parlare, mi è venuta una forte voglia di uscire con la mia vecchia ma pur sempre ancora valida Cannondale in alluminio. Ciao, ci si vede in strada!
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